martedì 22 novembre 2011

IL POMO DELLA DISCORDIA o LA MELA D’ORO

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Zeus, il  padre di tutti gli dei  e degli umani, preoccupato per il moltiplicarsi degli uomini sulla terra, aveva deciso di mandare fulmini ed inondazioni, un bel diluvio universale, come nei racconti babilonesi o biblici. Qualcuno tuttavia lo consigliò che, per gettare scompiglio fra gli uomini spingendoli ad ammazzarsi fra di loro in una guerra, bastava far nascere una donna che fosse molto bella…
Così Zeus fece nascere Elena, la donna più bella del mondo, che in un passato molto lontano fu la causa della guerra di Troia il leggendario scontro tra oriente e occidente, fra Troiani ed  Greci...
Ecco come scoppiò.
Primo atto
Siamo in Grecia. Sulla cima del  monte Pelio  si stanno celebrando delle nozze  speciali: quelle fra un mortale, tale Peleo, re di Ftia in Tessaglia, e una immortale, la Nereide Teti, divinita’ che gioca fra le onde del mare con le sue cinquanta sorelle e ne popola le profondita’.
Tutte le divinità olimpiche sono state invitate al banchetto, tutte portano doni, fra canti, danze gioia ed ogni divertimento…tranne la dea Eris, la discordia, la gelosia, l’odio.
D’improvvo si presenta nel bel mezzo delle nozze,  portando con se’ un magnifico regalo d’amore: un pomo d’oro, pegno della passione che si prova per l’essere amato.
Proprio al centro della mensa Eris getta il suo splendido regalo, sul quale è scritta una dedica : “ Alla più bella” .  
Quando gli dei vedono quella mela dorata sulla tavola, tutti a volerla guardare, toccare, leggere la scritta: un gran disordine!!!
Finalmente Zeus prende lui in mano la mela : “ La piu’ bella dea avra’ la mela d’oro”
Il pomo d’oro, meraviglia scintillante e luminosa,  sta sulla cima del Pelio in attesa di appartenere a qualcuno: chi otterra’ il frutto ?
Sono almeno tre le  divinità persuase che il pomo spetti a loro: Era, la  moglie di Zeus, Atena, dea guerriera e della sapenza e Afrodite, dea della bellezza e dell’amore.
Ora, Zeus si guarda bene dal scegliere a chi dare la mela. Se compisse personalmente la scelta, una sola dea resterebbe soddisfatta a danno delle altre due.
Come sovrano imparziale Zeus ha stabilito i poteri, le sfere di dominio, i privilegi di ciascuna delle tre divinità.
Se accorda la sua preferenza a Era, la sua imparzialita’ sara’ messa in discussione per aver favorito la moglie. Se scegliera’ Atena lo si accusera’ di voler “raccomandare” la figlia,  se si pronuncia invece per Afrodite vi si vedra’ la prova che il re degli dei non sa resistere al desiderio d’amore.
Per Zeus è impossibile giudicare, cosi’ egli  propone che a scegliere sia un mortale.
Anche in questo caso gli dei tendono a far scivolare sugli uomini le responsabilita’ di decisioni che loro stessi si rifiutano di assumere, cosi’ come agli uomini hanno sempre destinato sfortune o situazioni funeste che non volevano per se’...
Secondo atto
Monte Ida. E’ qui, in Troade,  terra di caccia alle bestie selvagge e di solitudine senz’altra compagnia che i pastori e le loro greggi che i giovani eroi si fanno le ossa. Qui, lontano dalle citta’, dai campi coltivati i giovani, creature selvagge essi stessi, devono fare il loro apprendistato di coraggio, di resistenza e abilita’, virtu’ che rendono un uomo un eroe.
Il prescelto che dovra’ risolvere la contesa fra le divinita’ ha un nome: Paride.
Paride è il piu’ giovane fra i figli di  Priamo, il re di Troia. Troia, grande citta’  sulla costa nordoccidentale dell’Asia minore, molto ricca, bella, potente. Il  giovane  bellissimo principe, in quel momento si trova lontano dalla reggia per fare il re-pastore,  perchè sua madre Ecuba , mentre era ancora incinta e stava per darlo alla luce, sognò di  partorire al posto di un essere umano, una torcia,  che appiccava il fuoco alla sua bella citta’.
Subito Ecuba interrogo’ l’indovino: l’interpretazione che le venne svelata fu che il nascituro avrebbe provocato la fine  di Troia. Che cosa fare ?
Cio’ che gli antichi hanno sempre fatto in casi del genere: destinare il bambino alla morte senza ucciderlo: esporlo.
Esporre un bambino significa condannarlo alla morte senza macchiarsi le mani.
Priamo affido’ il piccolo ad un pastore perche’ lo abbandonasse, senza cibo, privo di cure, senza difesa alcuna in quello stesso luogo in cui si esercitava la gioventu’ eroica.
A volte accade che il piccolo non muoia.
Cosa accadde a Paride?
Si narra che un’orsa lo nutri’ con il suo latte, poi alcuni pastori lo scoprirono e lo raccolsero, allevandolo  in mezzo a loro senza sapere ben inteso chi fosse.
Il suo nome è ora Alessandro. Paride-Alessandro.
Quando Hermes, insieme alle tre dee scende fino al monte Ida per chiedergli di arbitrare la contesa, il giovane prova una sorpresa mista ad inquietudine.
Inquietudine perche’ in genere quando le divinita’ si mostrano ai mortali alla luce del sole,  svelandosi in tutta la loro autenticita’ c’è da preoccuparsi.
I mortali non hanno diritto di vedere la divinita’. Vederla è un privilegio straordinario e un pericolo da cui non si scampa. .
In principio dunque Paride-Alessandro è spaventato. Ermes gli spiega il volere di Zeus:  “ Paride, Zeus ti ordina di giudicare quale di queste dee è la più bella”.
Forte è l’imbarazzo del giovane. Paride, dubbioso  prende la mela tra le mani pensando : “ Dividerò la mela fra le tre dee”.
“No, no – dicono le dee -non puoi disobbedire agli ordini di Zeus”. “E così sia - dice Paride  - ma prima vorrei pregare le perdenti di non serbarmi rancore. Sono soltanto un essere umano, in grado di commettere i piu’ stupidi errori.”
Le dee in coro promettono di rimettersi alle sue decisioni.
“Bastera’ che io le giudichi come sono” chiede Paride a Ermete “oppure debbono essere nude ? “
“ Tocca a te stabilire le regole della gara” risponde Ermete con un discreto sorriso.
“In tal caso, vogliono acconsentire a spogliarsi?”
Ermete dice alle dee di obbedire ed educatamente volta loro la schiena.
Le tre dee acconsentono.
Afrodite è subito pronta, ma Atena vuole che ella si tolga anche la famosa cintura magica, che le da’ il vantaggio di far innamorare tutti di sé.
“Benissimo, me la toglierò – risponde Afrodite seccata - ma a patto che tu ti liberi dell’elmo: sei orribile senza.”
“Ora, se non vi dispiace - dice Paride -  vorrei esaminarvi a una a una, per non essere distratto dalle vostre discussioni. Avvicinati Era ! E voi due, sarete gentili da lasciarci per qualche minuto”….
….“Esaminami con attenzione  -  dice Era, girando pian piano su se stessa per metter in luce la sua splendida figura –“ e ricordati che, se mi darai la mela d’oro, farò di te il padrone dell’Asia e il più ricco fra i viventi” .
“Io non mi lascio comprare, signora…benissimo, grazie, ho visto quanto basta. Vieni avanti divina Atena.”
“Eccomi ! -  risponde  Atena, avanzando con passo deciso - E tu ascoltami, Paride. Se sarai tanto astuto da assegnarmi il premio, farò di te il più intelligente e saggio fra gli uomini, vincitore di tutte le battaglie: tutti in Asia ti invidieranno”.
Paride osserva a lungo Atena:  “ Ora puoi rivestirti e metterti l’elmo….. Sei pronta Afrodite?” .
Afrodite gli scivola accanto e Paride arrosisce, perché lei gli è tanto vicina che quasi i loro corpi si toccano…
“ Guarda bene, Paride, e che nemmeno un particolare ti sfugga. Non appena ti ho visto ho detto a me stessa: “ Parola mia, questo è il più bel giovane dell’intera Asia. Perché si è seppellito su di una montagna a pascolare capre ? Se preferirai me diventerai un seduttore senza eguali, le donne piu’ belle ti cederanno e soprattutto conquisterai la bella Elena di Sparta, colei di cui si parla in ogni dove, che è bella quanto me. Sono certa che, se ti vedesse, abbandonerebbe  suo marito e la sua famiglia per divenire la tua amante. Tu di certo hai sentito parlare di Elena …”

“Mai fino ad oggi, mia signora, e ti sarò grato se vorrai descrivermela”.

“Elena è bionda e di carnagione delicata, poiché nacque da un uovo di cigno. Può vantarsi di avere Zeus come padre. Giunta in età da marito fu chiesta in sposa da tutti i principi della Grecia. Ora è moglie di Menelao, ma ciò non crea ostacoli. Può essere tua se lo vorrai. Ti consiglio di  recarti in Grecia e, non appena avrai raggiunto Sparta, farò in modo che Elena si innamori pazzamente di te”.
“ Puoi giurarmelo? - grida Paride.

Vittoria in guerra…. Potere….La bella Elena…..

Senza pensarci due volte, Paride consegnò la mela d’oro ad Afrodite.
Con questo suo gesto il troiano Paride si attirò l’ira di Era ed Atena, che giurarono di distruggere la sua città, mentre Afrodite, con un sorriso, già pensava a come tener fede alla sua promessa.
Ecco avviato il meccanismo che costituisce il secondo atto di questa storia: sullo sfondo sta sempre il nodo intricato delle relazioni fra dei ed uomini



PER LA COMPRENSIONE : Rispondi sul tuo quaderno in modo il piu’ completo e corretto possibile

1.       Individua  i luoghi in cui si svolge la vicenda, il tempo dei fatti narrati, i personaggi principali, i principali eventi della trama.
2.       Perche’ il matrimonio tra Peleo e Teti è “speciale” ?
3.       Perche’ Eris getta una mela d’oro sul tavolo degli dei? Quale effetto vuole provocare secondo te ?
4.       Perche’ Zeus si rifiuta di assegnare personalmente la mela d’oro ?
5.       Quali motivazioni inducono Paride a fare la sua scelta ? A tuo parere, scegliendo Afrodite,  ha scelto davvero  la piu’ bella fra le tre dee ?


6.       Questo mito, piacevole da ascoltare  assume anche un valore eziologico, cioè viene utilizzato per spiegare le cause di un evento umano: quale ? 
7.       Il testo appartiene ad una civilta’ molto antica:  che tipo di giustificazione viene data ad un evento tragico come la guerra ?
8.       Nel testo sono riportate informazioni  su usi, costumi, tradizioni della civilta’ greca antica : quali secondo te ?
9.       Esercitati a raccontare oralmente il mito con parole tue.